59 STEPS FOR PEACE

A cura di Elena Dell’Andrea
L’idea di organizzare un café letterario sulla dicotomia tra guerra e pace nasce dall’incontro con l’artista Ucraina Irina Danilova, Inchiostro e Pietra blog and magazine ideato da Laure Keyrouz e associazione RADICA da un’idea di Beatrice Monastero, che sensibili al tema del conflitto provato dal popolo libanese ci offrono questa occasione di dialogo.
Conosco Irina dal 2013, l’anno seguente l’ho accompagnata in giro per Venezia con il marito Hiram Levy. Ricordo che era impegnata nel suo progetto sul numero 59 ed in quel periodo stava percorrendo nelle maggiori città 59 km disegnando il n. 59 nel percorso e visualizzandolo su Google maps. Prima di partire mi chiese quale ponte di Venezia potesse avere 59 gradini. Inoltre mi scrisse un messaggio premonitore: Il ponte di Rialto era stato terminato nel 1591 una data che contiene il numero 59. Nel 2020 dopo la prima ondata pandemica mi trovavo a girare un breve video contando i 59 gradini proprio del Ponte di Rialto e ad entrare nel progetto di Irina 59 steps tour Rialto Bridge a supporto dell’Ucraina, che trova dialogo con il mio lavoro Venezia e i suoi Ponti, proseguito con altre città di Ponti tra cui San Pietroburgo e Pittsburgh, che fanno da sfondo a questa serata. Questo interessante dialogo tra USA, Russia e Ucraina emerge in 59 Brides di Irina, metafora sul futuro: come in un matrimonio per raggiungere la pace bisogna trovare un accordo. Questo accordo si trova costruendo Ponti e AttraversaMenti, come quelli di Rocco Sciaudone ed Elena Dell’Andrea; Trame, come gli intrecci di Adua Martina Rosarno e Amedeo Fernandes. Un anelito verso gli ideali di innocenza e libertà che vive L’infante di Alessio Scotti.

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